Le olive sono il nuovo dio
martedì 7
novembre 2023
Forse come un
risulto delle legge italiane del diritto di successorio, nella nostra valle ce
sono un grande numero di piccole aziende di olive. Ogni azienda ha, forse, uno
o due o tre uliveti che producono circa cinque a cento litri di olio.
Durante l’anno,
qualcuno, credo normalmente l’uomo della famiglia, taglia l’erba molte volte;
se ha una erpica [harrow] e una “trattore”, usa loro, molte volte, taglia i
rami giovani degli alberi, raccolte le olive, porta le olive al frantoio, paga
il frantoiano, e poi, ha tra cinque e cento litri di olio.
In totale, quanto
ore o giorni o anche settimane di lavoro sono in questi litri di olio?
(Naturalmente,
quando chiediamo, dicono “cento litri”... ma domando, quanto spesso questa è la
verità?)
Noi abbiamo una
raccolta di quattro litri. La nostra raccolta non è tipica perché (a) i nostri
ulivi erano abbandonato per venti anni prima dell’anno scorso e (b) facciamo
tutto noi stessi – fresatura [milling], pressatura, eccetera – tutto! Forse se
andiamo al frantoio sarà dieci litri. Dieci litri costano meno di cento euro a
Conad. Quanto ore devo lavorare per cento euro?
Chiaramente,
economicamente, per essere un piccolo contadino di olive non ha senso.
La mia teoria è
che gli Umbri hanno respinto la chiesa e invece hanno un nuovo religione,
l’olio di olive. Hanno i rituali annuali, spesso come una famiglia, devono dare
i soldi al sacerdote (il signore
frantoiano) e alcune dei partecipanti non vogliono partecipare nelle
ceremonie.